e-Commerce Manager cercasi: come può un’azienda trovare la giusta risorsa per il proprio e-Commerce? e, d’altro canto, come un candidato dovrebbe affrontare un colloquio per un’eventuale assunzione (nel caso di lavoro dipendente) oppure un colloquio commerciale (nel caso di un freelance)?
La pratica non è banale e suscita sempre un certo fervore, quando se ne sente parlare sui social network. Eh già, perché un fronte è composto da imprenditori che – spesso – hanno poca dimestichezza con i temi che il candidato è chiamato a trattare. Un altro fronte è composto da giovani, spesso volenterosi e capaci ma con scarsissima o poca esperienza maturata sul campo.
A questa pagina trovi il gruppo degli e-commerce manager dell’associazione. Sono professionisti con cui abbiamo una relazione, che conosciamo direttamente, di cui certifichiamo le competenze e coi quali ti consigliamo di entrare in contatto.
In questo articolo provo a riflettere sul tema e indicare alcune linee guida.
Partiamo dal fronte della domanda. Se hai un’azienda e sei in cerca di un e-Commerce Manager, le prossime righe sono rivolte a te.
Per prima cosa, dovresti stabilire quali sono le mansioni che il candidato prenderà in carico, comprendere quali competenze coprono quello specifico fabbisogno per poi eventualmente tracciare le caratteristiche psico-attitudinali più appropriate.
L’esperienza mi insegna che molti imprenditori falliscono già in questa primissima fase.
Si trovano piuttosto frequentemente annunci del tipo: “Cercasi e-commerce manager che conosca bene il seller central di Amazon, Magento, che sia esperto di SEO (Google e Bing) e abile con Google Analytics (G4, perché Universal è stato abbandonato da poco)”.
Ora, se è vero che piccole aziende devono prevedere necessariamente una sovrapposizione di ruoli e professionalità su pochi elementi dell’organico, è altrettanto vero che le stesse piccole aziende non dovrebbero pretendere un grado di specializzazione particolarmente spiccato e scendere ad un compromesso ragionevole.
Buona prassi sarebbe quella che l’imprenditore si documentasse in prima persona. Che avesse occasione di comprendere quanto meglio i temi sui quali cerca di delegare le attività (e parte delle responsabilità). Così facendo ridurrebbe quella “asimmetria informativa” che in occasioni come questa non giova a nessuno. Anche la consapevolezza circa gli obiettivi da raggiungere, le difficoltà relative ed i tempi necessari sarebbe maggiore e le aspettative diverrebbero più proporzionate.
Quindi per riassumere:
Il fronte dell’offerta presenta altrettante criticità, se vogliamo inquadrare oggettivamente la questione. La forza lavoro si compone di lavoratori dipendenti e freelance professionisti. I ragionamenti che seguono tengono conto di entrambe le casistiche, che sono perfettamente assimilabili.
“Si nasce incendiari, si muore pompieri”. Ogni volta che un colloquio di lavoro inizia, l’imprenditore dovrebbe tenere a mente questa frase. Anche l’e-commerce manager dovrebbe ripeterla come un mantra ogni giorno al suo risveglio: il problema si presenta quando la giovane età nega quella prospettiva.
Se sei chiamato a rispondere ad un colloquio di lavoro ti suggerisco di porre la tua attenzione sui bisogni che ha l’imprenditore. Solo dopo, come naturale conseguenza, sulla busta paga (non sto affermando che il pagamento del lavoro è un elemento accessorio per i lavoratori o per i freelance. Sto dichiarando che dovrebbe essere la conseguenza fisiologica del contributo apportato. Sovente avviene il viceversa, anche per quelle professioni di “pensiero” come dovrebbe essere l’e-commerce management).
Le aziende italiane sono perlopiù piccole realtà in cui l’imprenditore e l’azienda sono la medesima cosa. Per questa ragione il tuo scopo è quello di portare un concreto impatto all’organizzazione. Il mio suggerimento, quindi, è di osservare più cosa hai prodotto che non cosa hai fatto. Potresti passare ore e giorni interi a svolgere attività, magari anche facendo gli straordinari, ma se quello sforzo non si dovesse tradurre in un “avanzamento” per la tua organizzazione allora sarebbe vano. Riassumendo per punti:
Guarda i profili, leggi le recensioni e scegli di lavorare con chi ti convince.
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